nobilta I due ragazzi sono innamorati. Ma, novelli Romeo e Giulietta, sanno che le loro famiglie non potranno mai andare d’accordo: il padre di lei è infatti un parlamentare vetero-comunista, mentre la famiglia di lui è nobile che più nobile non si può.

Volendo chiedere il consenso al suo matrimonio con Beatrice, e approfittando del fatto che i suoi veri genitori vivono quasi sempre all’estero, Alessio ingaggia una coppia di sgangherati commedianti perché fingano di essere i suoi proletari genitori…

Potrebbe andare tutto bene, anche se Turi Gorgoli preferirebbe di gran lunga impersonare un nobile, mentre sua moglie Drusilla insiste per dichiararsi quarantenne pur avendo già passato i sessanta; Turi poi non si ricorda un nome neanche a pagarlo, e non riesce quindi a ricordarsi se debba presentarsi come Alberto, Alfonso o Arturo, mentre Drusilla ricorda fin troppo bene la famosa battuta di Filumena Maturano “I figli so’ figli!”pulcino

Che altro dire? – solo un accenno al fatto che all’improvviso si presenta alla porta un orribile pulcino gigante, e si scopre che si tratta di Giorgio, il fratello di Alessio, in fuga da torme di giornalisti che vorrebbero interrogarlo a proposito dello scandalo sessuale che gli è valso il soprannome di “Marchese delle Tette”, e che quando poi finalmente arrivano i genitori di Beatrice, Ruggero ed Elisa Tanzi, scopriamo che lei ha una passione nascosta per l’alcool, mentre lui ha avuto un trascorso sentimentale con Drusilla…

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