E’ dai tempi di Sartre e Cocteau che i drammaturghi hanno saccheggiato la drammaturgia greca alla ricerca di paralleli con l’attualità, e Martin Crimp ne ha trovato uno splendido nella storia della moglie di Eracle che attende il ritorno del marito guerriero, e traendo gli elementi del suo plot da una tragedia greca minore (Le trachinie di Sofocle) ha creato un coinvolgente dramma moderno che fonde gli orrori della guerra contemporanea con la frenesia di un matrimonio che va a rotoli.

cruel1

Nell’originale di Sofocle, il vanaglorioso Eracle distrugge criminalmente un’intera città per impossessarsi della figlia del re e portarsela a casa come bottino di guerra, mentre sua moglie, Deianira, spera di riguadagnarsi il suo amore inviandogli una camicia imbevuta di sangue di centauro, convinta che si tratti una pozione d’amore. E’ invece un veleno mortale—ed è la fine per tutti e due.

Kerry Fox nel ruolo di Amelia - 2007

Kerry Fox nel ruolo di Amelia – 2007

Crimp tramuta la Deianira di Sofocle in Amelia, accampata assieme al figlio ormai maggiorenne in una casa temporanea vicino a un aeroporto internazionale. Amelia desidera e al tempo stesso detesta il marito, un ufficiale dell’esercito di alto rango, che ha sferrato un assalto sia militare che sessuale contro una città africana, ed è accusato di averla condotta al massacro. Ma l’importante per Amelia è la notizia che le arriva che il generale è vivo, l’ultimo attacco è riuscito e presto lui tornerà.
Intanto, con Jonathan, un ministro del governo amico, il Generale ha inviato alla moglie una ragazza diciottenne, Laela, ed il suo fratellino di sei anni, africani, gli unici superstiti del cruento attacco, con la raccomandazione che Amelia si prenda cura di loro. Lei, colpita dalla magnanimità del marito, dopo un attimo di sbandamento accetta di buon grado questo suo nuovo compito.
Ma sia Jonathan che Richard, un giornalista, svelano ad Amelia che è stata la conquista di Laela la ragione dell’azione di guerra: il generale ha massacrato un intero paese per averla, e poi l’ha spedita a casa sua per poterla trovare lì al suo ritorno…
Quando finalmente il Generale ritorna, dopo il suicidio di Amelia, non ritorna da eroe, ma come un uomo a pezzi, spinto ad indicibili crimini di guerra dalla sua missione di purificare il mondo.
Il coro greco (spesso francamente noiosissimo) qui diventa un trio di: cameriera, parrucchiera e truccatrice il cui compito è di far ordine nella tragica confusione. La pozione d’amore di Sofocle, qui diventa una fiala di gas letale nascosta in un cuscino per distruggere il Generale. E mentre Eracle accetta eroicamente il proprio destino, qui il generale va a morire convinto della santità della sua missione antiterroristica.

Aggiungi Commento