Dopo 10 anni di auto-esilio in campagna, Patrick Marber torna al teatro con un grandissimo successo, THE RED LION: un trionfo – come ha scritto sul Telegraph il critico Dominic Cavendish, che ha aggiunto: “A 50 anni Marber ha ritrovato la voce, e ruggisce!”

Argomento della commedia è il calcio, non quello della serie A, della corruzione e dei miliardi, ma quello locale, delle piccole ma agguerrite squadre dilettanti. In teoria, qui è dove il calcio dovrebbe vivere di mera passione, ma Marber ci fa vedere che anche a livello dilettanti girano soldi in nero e dei giovani promettenti vengono incitati a giocare sporco.

Siamo negli spogliatoi nello scantinato dello stadio di una cittadina dell’Inghilterra del sud, usato oltre che dai Lions, squadra ufficiale della cittadina, anche dalla squadra di calcio femminile e da alcune squadre giovanili. Un giovane e promettente calciatore, Jordan, è appena arrivato a giocare per i Lions e viene preso sotto l’ala da Kidd, il manager-allenatore della squadra, uno zelante intrallazzatore il cui matrimonio sta andando a rotoli, e da Yates, che in un’epoca lontana è stato una leggenda per la squadra e che adesso viene tenuto a paga come factotum addetto all’equipaggiamento e allo spogliatoio.

La commedia si svolge in tre pomeriggi d’inverno. Yates e Kidd si battono per conquistarsi Jordan; Yates perché riconosce in lui la sua stessa passione per il calcio, Kidd perché vuole indurlo a firmare un contratto con la squadra in modo da potersi prendere una bella commissione cedendolo poi a una squadra di Lega Pro.

Conteso fra i due, Jordan tenta di nascondere il suo turbolento passato ed il segreto di quello che è il suo tallone d’Achille.

Altre volte sulle scene il calcio è stato usato come metafora della vita. Nella sua nuova commedia, Marber usa il mondo di una piccola squadra di calcio per esplorare questioni come fiducia e lealtà e la sempre più ampia divergenza fra ambizione personale ed etica collettiva, fra chi crede al valore intrinseco dell’attività umana e chi invece considera quest’ultima solo come un mezzo per arrivare a un fine. In un mondo senza donne – il matrimonio di Kidd sta andando a rotoli e sia lui che Yates sono padri assenti, mentre le donne non sembrano avere alcun posto nella vita di Jordan – la commedia rappresenta uno studio degli uomini e della mascolinità, e del senso di appartenenza e soddisfacimento emotivo che il calcio può costituire per qualcuno.

CAST: 3 Uomini

SCENA FISSA

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