Rachel Causer è un’autrice e performer con radici in Cornovaglia, attualmente residente a Londra. È tra gli otto scrittori selezionati per il prestigioso Screenwriting Mentorship Scheme 2024/25 di Dancing Ledge.
Formata come attrice presso la Mountview Academy of Theatre Arts – dove oggi è anche tutor – ha poi proseguito la sua formazione drammaturgica presso Theatre 503, The Arcola Theatre e il Criterion Theatre’s New Writing Group 2019.
È fondatrice della compagnia Scatterjam, con cui sviluppa progetti teatrali femminili, provocatori e ironici, socialmente e politicamente impegnati, con un linguaggio fisico e strutturale innovativo.
Il suo debutto teatrale, la pièce multimediale LIPPY, è stata candidata al premio Best Newcomer al Brighton Fringe 2018. Da allora, le sue opere brevi sono state prodotte e commissionate da teatri come il Bunker Theatre, il Southwark Playhouse, il Theatre 503 e il Criterion.
Con WHEN IT HAPPENS, in scena al Tristan Bates Theatre, ha ricevuto una nomination agli OFFIE Awards. Il suo spettacolo PLEASE, FEEL FREE TO SHARE ha debuttato al Tristan Bates, per poi essere rappresentato al Theatre 503 e infine al Pleasance Courtyard all’Edinburgh Fringe 2022, dove è stato finalista agli OFFIE Awards e al Popcorn Writing Award, ricevendo una Special Mention. Pubblicato da Methuen Drama, il testo è attualmente in sviluppo per la televisione e ha recentemente debuttato in Italia nella traduzione italiana al Teatro Belli di Roma.
Il suo adattamento per lo schermo di Please, Feel Free to Share è stato finalista al Pilot Screenwriting Competition di Filmmarket Hub. Nel 2022 ha frequentato un corso di regia presso la Met Film School, scrivendo e dirigendo il suo primo cortometraggio, STALEMATE.
Nel 2023 è stata selezionata per il prestigioso Channel 4 Screenwriting Course e attualmente sviluppa progetti per teatro, cinema e televisione.
PLEASE, FEEL FREE TO SHARE è andato in scena in Italia nell’ambito del TREND Festival 2024 al Teatro Belli di Roma con la traduzione di Marco Casazza, l’interpretazione di Martina Gatto e la regia di Dafne Rubini.
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