I NEGRI di Jean Genet

I Negri di Jean Genet

Scritto nel 1958, I Negri  (Les Nègres) di Jean Genet  è uno dei testi più controversi e intensi del teatro del Novecento. Genet costruisce una cerimonia simbolica, un processo spietato e tragico in cui attori neri mettono in scena un crimine davanti a un pubblico fittizio di bianchi. Il confine tra finzione e realtà si fa sottile, e il teatro diventa rito, denuncia, provocazione.

 

Una cerimonia teatrale che smaschera il potere

“Silenzio, – impone al pubblico il cerimoniere-regista de I Negri, – stasera reciteremo per voi. Ma, siccome vogliamo che vi sentiate a vostro agio, nelle vostre poltrone, davanti al dramma che già si svolge qua sopra, e che non vi sfiori nemmeno il dubbio che un simile dramma possa penetrare nelle vostre preziose vite, avremo inoltre la gentilezza, appresa appunto da voi, di rendere impossibile ogni comunicazione. Con i nostri fasti, le nostre affettazioni, la nostra insolenza – poiché siamo anche commedianti – cercheremo di aumentare la distanza che fin dall’origine ci divide. Finito il mio discorso, tutto, qui, qui! accadrà nel mondo delicato della riprovazione. Se tagliamo i legami, che un continente se ne vada alla deriva e che l’Africa sprofondi o prenda il volo…”

I NEGRI nella versione di Robert Wilson – Odéon-Théâtre de l’Europe

Un capolavoro disturbante e visionario, capace di mettere in scena la violenza del razzismo e la maschera del teatro stesso.

In un’epoca in cui le tensioni razziali, identitarie e culturali sono più attuali che mai, I Negri è più che mai attuale. Genet affronta il colonialismo, lo sguardo dell’altro, il linguaggio del potere — e lo fa con un linguaggio poetico, feroce, politicamente esplosivo.

Genet, Jean

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