Maschio indesiderato

di Ron Elisha

Di Maschio indesiderato è stato scritto: «Una commedia brillante, costruita su una situazione solo all’apparenza semplice. Maschio indesiderato farà discutere il pubblico ben oltre la fine dello spettacolo.»

Wendy lavora da due anni come assistente personale di Zeke, divorziato con due figlie. Il loro rapporto professionale è solido: Wendy, molto competente, ha trasformato l’azienda grazie al suo impegno, e Zeke la stima profondamente. 

Una sera, dopo aver lavorato oltre l’orario, lui la invita a cena. L’uscita prende pieghe inattese quando il confine tra cortesia, gratitudine e flirt inizia a sfumarsi. Dialoghi, gesti ed emozioni diventano ambigui. L’invito di Zeke a Wendy a cena, il riconoscimento del suo valore tramite una proposta di renderla socia dell’azienda, il proseguimento della serata — tutto contribuisce a far crescere tensioni non dette, incertezze su cosa sia appropriato e cosa no. 

Da cosa nasce cosa, e la serata sfocia in un incontro sessuale, destinato ad avere conseguenze di grande portata.

A complicare ulteriormente la situazione intervengono due figure esterne ma influenti: Noah, il life coach di Zeke, che lo spinge a rileggere gli eventi in chiave egocentrica e giustificatoria basata su attitudini maschili stereotipate, e Chelsea, la sorella di Wendy, che assume una posizione più radicale e protettiva, con una visione femminista che non lascia spazio a molte sfumature.

La struttura si alterna tra presente e flashback, tra dialoghi diretti e commenti esterni con Chelsea e Noah che forniscono prospettive diverse su ciò che è accaduto. Chi ha ragione? Quanto pesa il potere del ruolo? Qual è la soglia tra consenso e manipolazione? 

L’escalation è inevitabile. Il confronto finale tra i due protagonisti costringe entrambi — e il pubblico — ad affrontare domande cruciali su potere, consenso, percezione e responsabilità.

CAST: 2D + 2/3 U

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