Alexis Gregory è un eclettico artista britannico: drammaturgo, autore, attore, regista e produttore. La sua opera esplora con forza e ironia i temi queer.
Profilo e carriera
- Vive a Londra e recita professionalmente dall’adolescenza
- Debutta come drammaturgo nel 2012 con la pièce Slap.
- È noto sia come autore che interprete di narrazioni queer molto intense.
Opere principali
• Riot Act
Riot Act è un potente spettacolo di teatro verbatim (cioè basato su testimonianze reali) creato appositamente per la Queer Season del King’s Head Theatre.
«Sai cos’è strano? Mi sentivo più al sicuro la notte degli scontri, sul marciapiede davanti allo Stonewall, che nel mio stesso paese.»
«Sono una drag queen. Voglio vivere. Voglio sopravvivere. Ora che sono anziana – ho sessantacinque anni – non me ne frega un ca**o.»
«A Londra, l’idea di sesso sicuro era: non dormire con gli americani. James era più grande; uno studente maturo. Aveva ventidue anni quando è morto.»
Il drammaturgo e performer Alexis Gregory ha intervistato: uno degli ultimi superstiti della rivolta di Stonewall, un’icona radicale del mondo drag nella Londra degli anni ’70 e un attivista di ACT UP nella Londra degli anni ’90, in piena crisi dell’HIV/AIDS. Ne è nato questo monologo teatrale che attraversa sei decenni di storia queer, dando voce alle lotte e alle vite che hanno plasmato la comunità LGBTQ+. Un atto d’amore e memoria queer che diventa spettacolo.
La traduzione italiana è stata curata da Enrico Luttmann. Il testo è andato in scena in Italia diretto e con Massimo Di Michele.
• Sex/Crime
In una città fratturata e divisa, due uomini, “A” e “B”, si incontrano per ricreare gli omicidi di un famoso serial killer gay, per il proprio piacere… e al giusto prezzo.
Sex/Crime è un thriller queer dal tono oscuro e grottescamente comico:un testo teatrale audace e provocatorio che esplora sesso, violenza, linguaggio, paura e identità queer.
In una città fratturata e divisa, due uomini, “A” e “B”, si incontrano per ricreare gli omicidi di un famoso serial killer gay, per il proprio piacere… e al giusto prezzo.
«Tutto il resto sta crollando
Si sta sgretolando
Ma non tu e io
Tu e io resteremo stretti
Tu e io siamo perfetti così»
Sex/Crime è un thriller queer dal tono oscuro e grottescamente comico: un testo teatrale audace e provocatorio che esplora i temi del sesso, della violenza, del linguaggio, della paura e dell’identità queer.
Debutta a Londra al The Glory per passare poi al Soho Theatre.
• Safe
Uno studio recente ha rilevato che il 25% dei giovani senzatetto o a rischio nel Regno Unito si identifica come LGBT.
Safe è un potente spettacolo di teatro verbatim che dà voce ad alcune di queste storie mai raccontate, attraverso la collaborazione con l’Albert Kennedy Trust: un’associazione che sostiene giovani LGBTQ+ in difficoltà.
Giovani diversi raccontano le proprie esperienze di crescita: l’essere incompresi o maltrattati da genitori, fratelli, educatori; il vivere nell’ombra della vergogna e della paura.
Sono storie di sessualità, genere, infanzia, identità, famiglia, religione, razza, dipendenza – ma anche una riflessione su cosa significhi, oggi, sentirsi davvero al sicuro. E, nonostante tutto, è anche una celebrazione della sopravvivenza, piena di umorismo.
Safe è nato da interviste con giovani seguiti dall’Albert Kennedy Trust, e ha debuttato al Soho Theatre nel 2015.
Nonostante le difficoltà affrontate dai protagonisti, il testo si conclude con un messaggio ispirante e pieno di speranza
• FutureQueer
FutureQueer è in parte teatro, in parte stand-up comedy, conferenza queer fai-da-te, commento sulla cultura pop… e una meditazione sulla musica disco come metafora della sopravvivenza queer.
In poche parole: questo spettacolo è camp al massimo.
È anche divertente, commovente, diretto, irriverente, provocatorio — e totalmente queer. Un viaggio sfrenato e immaginifico in un futuro LGBTQ+ immaginato, tra glitter, teoria, ironia e resistenza.
• Smoke
Quella mattina mi sono svegliato con un nuovo messaggio su Instagram, da parte del mio ragazzo Ben. A quel punto, Ben era morto da due anni. Era decisamente un messaggio nuovo. In cima alla mia inbox. I miei DM ufficialmente invasi… dal mio ex ragazzo morto.
Quando Alex riceve un messaggio privato su Instagram dall’account del suo ex fidanzato ormai deceduto, si ritrova a inseguire vecchie e nuove piste in un’improvvisata e pericolosa ricerca della verità.
Attraverso una lente queer, Smoke affronta l’ossessione contemporanea per l’autodocumentazione, le droghe, la paranoia e il vivere (e morire) nell’era digitale – quando la privacy sembra un concetto superato, dove tracciamo il confine?
Carico di humor nero e suspense, questo testo è una montagna russa teatrale, quasi un thriller comico, che si concentra su come il mondo moderno possa alterare la nostra percezione della realtà, rivelando un mondo nascosto dentro l’ordinario.
Smoke abbandona ogni teatralità per offrire al pubblico un dialogo intimo, indagando la linea sfumata tra realtà e fantasia in questa era post-verità.
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