CLIVE di Michael Whynne

Clive di Michael Wynne è un monologo della durata di un’ora.

Thomas, un esperto informatico che ama il suo lavoro, deve risolvere problemi per chi non capisce nulla di tecnologia. In ufficio si affidavano tutti a lui perché era l’unico a leggere i manuali. Questo non è cambiato, anche se ora lavora da casa: si sente ancora indispensabile e svolge il suo lavoro con la stessa scrupolosità, ma senza dover affrontare il pendolarismo o vestirsi in modo formale. Può passare la maggior parte del tempo a piedi nudi, in boxer e camicia sbottonata, aggiungendo solo una cravatta in caso di riunione su Zoom.

Da quando i lockdown dovuti al COVID hanno cambiato le abitudini, il lavoro da remoto è diventato molto più comune. Sembra offrire una vita più rilassata, con più tempo per le faccende domestiche e personali, ma non è privo di svantaggi. Senza le chiacchiere alla macchinetta del caffè, come si fa a tenersi aggiornati sulla politica d’ufficio, a cogliere i segnali di ciò che l’azienda sta pianificando?

Sono passati vent’anni o più da quando alcuni datori di lavoro hanno capito che potevano ridurre gli spazi in ufficio e risparmiare su ferie e contributi previdenziali esternalizzando il lavoro ai freelance. Il COVID ci ha fatto sperimentare gli effetti dell’isolamento, soprattutto per chi vive da solo. In Thomas, Wynne ci presenta lo studio di un caso surreale: il coinquilino di Thomas è Clive, un cactus, molto grande e molto spinoso.

Thomas non è solo un nerd informatico, è anche estremamente ordinato, pulito e igienico. Indossa pantofole lucidanti per far brillare il pavimento in vinile bianco, rimette ogni cosa al suo posto, allinea le etichette delle lattine, usa un aspirapolvere igienizzante.

Non esce mai di casa, fa la spesa online, consegna i pacchi presi per i vicini senza incontrarli di persona. Guarda fuori per osservare i cigni e un airone sul canale vicino a casa, e per sbirciare chi vive dall’altra parte, nascondendosi se qualcuno lo nota.

Thomas non è sempre stato single: c’è una foto che lo ritrae con un ragazzo; questi gli aveva chiesto di iniziare una nuova vita con lui in Nuova Zelanda, ma Thomas ha deciso di restare. Ora ha solo Alexa e con cui parlare, e un immobile e spinoso Clive con cui ballare. E se anche lui, improvvisamente, decidesse di abbandonarlo?

 

Aggiungi Commento