Mia madre, Anna Proclemer, è nata il 30 di maggio. Nel 2011, il suo compleanno è stato funestato dalla morte del suo amato pianista Antonio Sardi De Letto, indimenticabile, e ricordato il 30 maggio 2012 con un “Concerto per Antonio” nella Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra.
In quell’occasione, per Antonio, mia madre, accompagnata dall’organista Livia Mazzanti, ha recitato “Quant’è bella giovinezza, ovvero il Trionfo di Bacco e Arianna” di Lorenzo il Magnifico.
Il 30 maggio 2013 mia madre avrebbe compiuto 90 anni. Ha mancato di poco il suo compleanno, ma ha voluto che gli amici fossero comunque invitati, proprio quel giorno, a casa sua, per una festa in sua memoria.
Come lei voleva, ci sono stati sorrisi, brindisi, poesia, musica – e molta tenerezza.
Il 31 maggio, in Campidoglio, è stata data la notizia che il glorioso teatro delle Arti, dove mia madre ha iniziato la sua carriera nella Compagnia di Anton Giulio Bragaglia, verrà restaurato, riaperto e intitolato a lei.
2 Commenti
Cara Antonia, ho ascoltato con grande emozione e con grande rimpianto . ANNA è sublime : la varietà di intonazioni dall’inizio quasi brioso, al finale così struggente, è incredibile. Peccato che non ci sia il video, ma io ricordo benissimo il suo gesto , il suo sguardo, la sua meravigliosa e carismatica presenza , come l’ avessi di nuovo davanti a me per magia. Grazie di questo dono bellissimo e inaspettato ! Eliana
Per me, cara Antonia, era stato un onore grandissimo poter entrare in sintonia con la tua sorprendente madre, in quel frangente così particolare.
Ci eravamo sentite accomunate dalla nostalgia per Antonio, insostituibile amico di entrambe, e questo l’aveva motivata a lanciarsi in un esperimento del tutto nuovo per lei: una sorta di melologo su improvvisazioni organistiche, tutto basato sul vigile ascolto e sul ritmo.
Per quel breve, intenso momento (e attraverso le prove che l’avevano imbastito), credo d’aver capito ciò che intendesse Antonio nel raccontarmi della sua felice collaborazione con lei e di quanto non cessasse mai di stupirlo. Che bello riascoltare questo contrappunto estemporaneo di Anna così vivo, così generoso! Livia
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