Questa commedia, molto Pinteriana nella sua capacità linguistica di far capire verità alternative in contrasto con quelle enunciate dai personaggi, è una brillante dissezione dell’amore, del desiderio, e della disperazione.
Richard e Corinne hanno deciso di trasferirsi in campagna con i figli. Di chi è stata la decisione? – non si sa – forse si sono convinti a vicenda che la lontananza dalla città avrebbe rafforzato il loro rapporto.
Una sera, Richard torna a casa portando fra le braccia una ragazza svenuta, che lui ha trovato lungo la strada – forse la vittima di un incidente. Ma chi è davvero questa ragazza?, e perché lui l’ha portata a casa?, e davvero per portarla a casa non è andato a fare una visita a un uomo che nel corso della notte è morto?, e chi dice la verità?, e perché?

Isabel Russinova – 2000
Quando Richard deve uscire per una visita, Corinne si trova a dover affrontare Rebecca: è davvero una ragazza che Richard ha incontrato per caso?, ha davvero tentato di sedurla?, o è addirittura una sua vecchia amante – e Richard ha voluto trasferirsi in campagna perché aveva deciso di trasferirsici anche lei?
Corinne se ne va di casa con i bambini, e Rebecca resta a confrontarsi con Richard. Ma qual è davvero il loro rapporto?
Dopo due mesi, rivediamo Corinne a casa – ma è tornata per amore, o per una finzione di amore?
Al debutto inglese della commedia i giornali inglesi hanno scritto: La nuova commedia di Martin Crimp è un attacco all’idea virgiliana della campagna come un luogo di ordine, armonia, continuità. Opera enigmatica ed affascinante, The Guardian; La nuova commedia di Martin Crimp è intensa, inquietante … uno choc rapido e violento, senza redenzione, The Sunday Times; Una glaciale ambiguità permea la nuova commedia di Martin Crimp… per questo autore, le parole lasciano delle tracce: assistere alla rappresentazione di questa commedia è un processo di decifrazione del suo elusivo significato,The Sunday Telegraph.
3 Commenti
Davvero un brutto testo, visto questa sera all’Eliseo con la mediocre Laura Morante.
Laura Morante è eccezionale, gli altri attori discreti. Il testo forse non è brillante trattando di tempi molto intimi e tormentati ma è intenso e pervaso di verità celate che spesso creano malesseri che riusciamo a vedere solo quando cerchiamo di vivere senza ipocrisia.
Laura Morante vive e fa vivere allo spettatore il crivello che domina i personaggi del tormentato The Country di Crimp. Del tutto fuori contesto Gigio Alberti con dizione e gestualità da correggere. Testo contorto, dove personaggi, situazioni e dialoghi implodono gli uni negli altri, creando nel pubblico lo scandalo giusto per guardare al di là della parola.
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