republic-happiness-2016“Perché sei qui, Bob?”
“Se devo dire la verità, non ne ho la minima idea. Mi sono detto – potrei apparire all’improvviso! E così, eccomi. Sono apparso all’improvviso.”

E’ un divertissment in tre parti, questa Nella repubblica della felicità di Martin Crimp.
Tutto inizia a tavola, il giorno di Natale, in una famiglia del nostro Occidente.
Arriva zio Bob.
Chi è?
Perché è venuto?
Perché la sua compagna, Madeleine, è rimasta in macchina – col motore acceso?
Perché Bob dice esattamente ciò che pensa di tutti i suoi parenti, senza alcun tipo di freno?

In the Republic of Happiness, di Martin Crimp, al Royal Court, London. Photografia: Tristram Kenton per The Guardian

In the Republic of Happiness, di Martin Crimp, al Royal Court, London. Photografia: Tristram Kenton per The Guardian

Da questa frattura domestica prende vita una piccola odissea verso una nuova idea di essere umano.
Un essere umano che crede esclusivamente nelle potenzialità del singolo, dell’individuo; completamente sganciato da qualsiasi tipo di responsabilità sociale.
E politica.

Tre cantiche – la distruzione della famiglia, le cinque libertà fondamentali dell’individuo, nella repubblica della felicità – costituiscono questo viaggio, impasto di un omaggio alla tradizione britannica della satira à la Jonathan Swift , dell’euforia distopica di Aldous Huxley e della visionarietà luminosa di Arthur C. Clarke.

Ma non temiate.
Martin Crimp ha a molto cuore il vostro divertimento.

CAST: 3U+5D

Lo spettacolo del Royal Court

Lo spettacolo del Royal Court

Una scena della messa in scena a Berlino nel 2013

Una scena della messa in scena a Berlino nel 2013

 

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