Proclemer Brancati Preferirei di no

Anna Proclemer in Preferirei di No

Un rapporto tra madre e figlia, ma non un conflitto generazionale, quanto piuttosto un conflitto di idee, di moralità.

Teresa Fusi vive da sola, in un paese sperduto di campagna.  E’ una giornata di maltempo, il telefono non funziona, la luce va e viene. Tutto sembra influire sull’umore di Teresa, una donna facile alle depressioni, che trova nel cucinare un modo per tenere a bada l’angoscia.

Le fa visita – inaspettata – Diana, che seguendo il consiglio del “curatore dell’immagine” del padre, candidato alla Presidenza del Consiglio, deve convincere la madre ad accettare di essere intervistata per contribuire alla creazione di una rassicurante immagine familiare del futuro presidente.

E’ da tempo che le due donne non si incontrano, tanto che all’inizio neanche si riconoscono. Teresa ha passato qualche tempo ricoverata in una casa di cura per malattie mentali, dopo aver sparato contro il marito – apparentemente per gelosia, ma in realtà per esasperazione, per disillusione. Diana è una vestale della carriera politica del padre.

Diana tenta di convincere la madre a prestarsi al gioco. Ma sotto l’apparenza della donna di campagna, Teresa si rivela colta, indipendente, senza peli sulla lingua, capace di una grande ironia ed introspezione. Il realismo pragmatico di Diana si scontrerà inutilmente contro l’idealismo reso incandescente dall’intelligenza della madre: Diana non riuscirà ad ottenere da Teresa ciò che era venuta a chiederle – ma fra le due donne si istaurerà una nuova comprensione che forse, in futuro, le porterà a ristabilire i rapporti.

“Preferirei di no” ha debuttato al Festival di Taormina del 1995, per l’interpretazione di Anna Proclemer e Fiorenza Marchegiani. E’ stato poi presentato con grande successo in Spagna, Messico, Argentina. Nel corso degli anni è stato ripresentato svariate altre volte in Italia.

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Cast: 2D

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